giovedì 27 ottobre 2016

STEP 6. IL MAGENTA NELLA SCIENZA

I colori in natura si mescolano secondo due modalità
diverse: la sintesi additiva e la sintesi sottrattiva.
La sintesi sottrattiva è quella che si verifica
 mescolando dei pigmenti di colore.
Nella sintesi sottrattiva i tre colori fondamentali
 sono il giallo,il  magenta, l'azzurro-ciano
(in inglese Yellow, Magenta, Cyan sintetizzati
 dalla sigla YMC) e sono i colori che formano tra
di loro il massimo contrasto. Sovrapponendo più
 filtri colorati: il colore che giunge al nostro occhio
 è quello che riesce a passare per tutti i filtri; ogni
 filtro sottrae una parte della luce. A tal proposito,
 pittori e disegnatori per miscelare i colori stendono
 strati di colore sovrapposti e quindi di fatto realizzano
 una serie di filtri colorati. Si tratta quindi di una sintesi sottrattiva.


La Colorimetria moderna, muovendo dalla fisiologia e da trasformazioni matematiche, ha messo a punto sistemi di riferimento colorimetrici assoluti che permettono di definire in modo univoco qualsiasi colore.
In particolare la CIE (comitato internazionale per l'illuminazione) ha stabilito sin dal 1931 le curve di sensibilità standard partendo dalle misurazioni delle curve di sensibilità di un campione di persone.
A partire dalle curve di sensibilità misurate sull'uomo, la CIE ha derivato una terna di curve di sensibilità attraverso le quali qualsiasi colore viene identificato con tre coordinate (XYZ) all'interno di uno spazio di colore colorimetrico.


In tale diagramma vengono rappresentate tutte le possibili sfumature cromatiche percepibili dall'occhio umano. I confini della figura rappresentano i colori monocromatici, mentre la base, rettilinea, rappresenta tutte le combinazioni che si ottengono sommando i colori estremi dello spettro (rosso e blu) e quindi sono tutte le sfumature di magenta, colore, dunque, non presente nello spettro della luce bianca.









Interessante risulta indagare il binomio "scienza+magenta" anche in altre lingue come, ad esempio:

  • SCIENCE + MAGENTA 
<<Firstly, I agree that the title is misleading – it was not my original title, and was chosen by the editorial team at Null Hypothesis. My original title was, “Why is Magenta not in the Light Spectrum?” This would have been a more accurate, if perhaps less catchy, title. Secondly, I never set out to imply that Magenta was not a colour. All I wanted to point out was that, unlike most fully-saturated colours, magenta cannot be pin-pointed in the light spectrum, i.e. there is no single wavelength of light that can be said to be interpreted by our eyes as ‘magenta’. Of course there are other colours that are also constructed from mixtures of wavelengths, but generally we can group colours into ‘reds’, ‘oranges’, ‘yellows’, ‘greens’, blues’, ‘violets’ and ‘magentas’. But red, orange, yellow, green, blue and violet can each be represented by a single wavelength and magenta cannot. It is ‘extra-spectral’.
Thirdly, what I was really trying to get at with my article was how the actual physical world and how we interpret it can have subtle differences.>> [Liz Elliott's Science Blog]



  •  WISSENSCHAFT +MAGENTA

Erst mit der synthetischen Herstellung eines rosa Pigments vor 150 Jahren wurde die Farbe populär
Magenta: Einige Blüten wie die der Malve tragen diese Farbe. Im Druck und in der Fotografie ist Magenta seit langem ein Begriff, ist es doch eine der Grundfarben des Vierfarbendrucks: Das "M" in der Buchstabenkombination CMYK steht für Magenta. Und doch taucht die Bezeichnung sowohl in der Umgangssprache als auch in der gehobenen Sprache und Dichtung nur selten auf. Geläufigere Bezeichnungen für den Farbton sind dagegen "purpur" oder "pink" in der Mode. Erst mit der Telekom, die Magenta zur Hauptfarbe ihres Erscheinungsbildes gewählt hat, hat sich der Begriff fest in den Köpfen der Menschen verankert.   [FARBIMPULSE]
 

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